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L’autunno, come prevenire l’insonnia, la malinconia e i dolori articolari

12 Nov 18
admin
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L’autunno è un momento di transizione, un passaggio per alcuni davvero delicatissimo, tanto a livello fisico che emozionale. Secondo la tradizione ayurvedica, l’autunno è una stagione in cui il Dosha Vata è predominante. Cosa vuol dire questo? L’autunno è secco, ventoso, freddo. Queste qualità sono le medesime che caratterizzano il Dosha Vata, il quale è secco, leggero, sottile, mobile, irregolare, freddo, ruvido… “
Poiché la fisiologia umana riflette ciò che accade in natura, queste qualità si rifletteranno nel corpo attraverso la manifestazione di sintomi, piu’ o meno intensi, quali dolori articolari-muscolari, rigidità, costipazione, cambiamenti d’umore come tristezza, malinconia, insonnia, congestione, tosse, raffreddamento.
Cosa bisogna fare per affrontare bene l’autunno?

Innanzitutto bisogna placare Vata con la regolarità  nella vostra quotidianità. Secondo l’Ayurveda “il simile” aumenta “il simile” per cui avere ritmi regolari, contrasterà la qualità “Irregolare” della Natura Vata. Alzarsi presto ogni mattina, alla stessa ora

Andare a letto alla stessa ora non oltre le 22,00 (orario Kapha) nel momento in cui i ritmi del corpo si placano e il sonno è buono altrimenti Pitta riprenderà il sopravvento e vi sentirete nuovamente troppo attivi.
Prima di concludere la giornata un bel massaggio ai piedi con olio di lavanda e una tazza di latte caldo con un pizzico di nce moscata e cardamomo per favorire il sonno.

Al risveglio alzarsi muovendo lentamente tutte le parti del corpo.
Bere un bicchiere di acqua tiepida, oppure con limone e zenzero con l’aggiunta di una puntina di curcuma. Questo aiuterà il transito intestinale.
Uscire ogni mattina per almeno mezz’ora, passeggiando in natura, se possibile. Le ricerche hanno dimostrano che l’esposizione alla luce del primo mattino ripristina il nostro orologio biologico e aiuta a combattere il Seasonal affective disorder … ossia quando si dice “essere metereopatici”.

Praticare l’automassaggio al vostro risveglio con olio di sesamo caldo su tutto il corpo, per contrastare la secchezza e la rigidità muscolare. Rimuovere l’olio in eccesso con una doccia calda. Due gocce di olio essenziale di arancio dolce, o gelsomino o angelica vi aiuteranno a bilanciare l’eventuale eccesso di Vata. Potete versarle direttamente nell’olio da massaggio o, pure, su tempie e gola.

Nell’alimentazione bisogna preferire alimenti e bevande calde, cibi pesanti. Utilizzare il burro chiarificato. Scegliere frutta e verdura di stagione: castagne, zucche, uva, cavoli, barbabietole, ecc. Preparare zuppe, passati di verdure, minestre e con tisane e spezie “riscaldanti” come curcuma, zenzero, cannella, chiodi di garofano. Aumentare il consumo di alimenti dal gusto dolce, salato e acido; ridurre invece l’amaro, l’astringente e il piccante.

Per aumentare le difese immunitarie l’Ayurveda consiglia un cucchiaino di Chywanaprash biologico tutte le mattine. Vi aiuterà a mantenere l’energia e rinforza il sistema immunitario in questo momento di cambiamento. Chywanaprash è il più importante dei rasayana (ringiovanenti) ed è un grande rimedio per ridurre Vata e  aumentare Ojas (essenza vitale). Ashwagandha è un tonico che aiuta a rinforzare il sistema immunitario, dona vitalità e aiuta a contrastare l’ansia. Potete inoltre utilizzare altri rimedi come l’Echinacea, l’Astragalo, la Rosa Canina, la pappa reale e il miele.

Meditare tutti giorni aiuta a combattere ansia e depressione. Se, mentre meditate, utilizzate anche la gestualità sacra (i c.d. Mudra) la meditazione avrà maggiore efficacia. Anche recitare i Mantra purifica la mente dalla negatività.


Hai pensato ai regali di Natale?

09 Nov 18
admin
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I benefici del canto: Mahamrityunjaya Mantra

06 Nov 18
admin
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Per migliaia di anni, il Mahamrityunjaya Mantra è stato cantato per creare vibrazioni divine di guarigione per aumentare la forza fisica, emozionale e spirituale. Questo antico e potente mantra è un verso della sacra RIG VEDA (RV 7.59.12) usato per attirare la trascendenza e la grazia. In sanscrito, Mahamrityunjaya è tradotto come “maha” che significa “grande”, mrityu” che significa “morte” and “jaya” che significa “vittoria” ovvero “il grande conquistatore della morte”. E’ collegato al moksha mantra, questa preghiera ha la capacità di illuminare il proprio essere spirituale, liberare le persona dalla paura e dalla malattia.

Comprendere il senso profondo di un mantra significa accelerare l’effetto di guarigione. Queste sono le parole del mantr: “Aum Tryambakam Yajamahe Sughandhim Pushiti Vardhanam Urvarukamiva Bandhanan Mrityor Mukshiya Maamritat“.

Esistono molti livelli di significato nelle parole sanscrite così le interpretazioni possono essere diverse. Ogni singola parola ha un significato curativo.

  • Aum: è un suono sacro che suscita la consapevolezza universale;
  • Tryambakam: la divina fonte illuminata dei tre occhi
  • Yajamahe: offre gratitudine o onore
  • Sunghadhim: le dolce fragranza della vita
  • Pushti: vita prospera e fiorente
  • Verdhaman: nutre, fortifica e rigenera la salute
  • Urvarukamiva: disagio, attaccamenti, ostacoli della vita
  • Bandhanan: attaccamenti non positivi
  • Mritytor: morte
  • Mukshiya: liberazione
  • Mamritat: immortalità ed emancipazione

Recitare il mantra libera il Karma profondo, ripristina la salute, elimina la paura e accelera il percorso per la liberazione spirituale.

Quando recitare il Matra?

Il mantra viene recitato durante la cerimonia del fuoco e può essere utilizzato nella meditazione personale. Per iniziare trovate una posizione comoda dove poter rimanere seduti senza essere disturbati. Accendete una candela. Calmate la mente e respirate lentamente e profondamente. E’ consigliato ripetere il mantra 9, 27, 54 o 108 volte per ogni seduta. Il momento ideale è la mattina per creare un ambiente forte e robusto che duri tutto il giorno. Con la pratica di questo mantra è possibile avere la forza per creare nuove strade e nuovi percorsi nella propria vita.

Potete sentire il mantra su you tube