1. Medicina INTERNA (KAYACHIKITSA)
L‘Ayurveda tratta l‘uomo come un intero, composto da corpo, mente e anima. Mente e corpo si influenzano l‘un l‘altro e assieme costituiscono la sede della malattia. Fin dall‘inizio l‘approccio dell‘Ayurveda è di tipo psicosomatico. L‘Ayurveda raggruppa gli esseri umani in sette differenti tipi di costituzione (Prafkriti) a seconda della prevalenza degli umori biologici (dosha) e in altre sette analoghe costituzioni psicologiche a seconda della prevalenza degli umori mentali. Questi fattori vengono sempre presi in considerazione in qualsiasi diagnosi, prognosi e trattamento di una malattia. Le malattie sono causate da uno squilibrio degli umori, dei tre principi energetici, i quali, a loro volta, danneggiano i vari tessuti e sistemi. Dal punto di vista patologico, le malattie hanno sei differenti stadi di trattamento.
Vi è un certo numero di malattie infettive descritte nell‘Ayurveda, ma non viene data grande importanza agli agenti patogeni come loro causa.
L‘Ayurveda pone enfasi sui fattori interni, sulla condizione di colui che ospita la malattia e questo vale per ogni tipo di malattia, anche quelle che sembrano venire inequivocabilmente dall‘esterno. È cosa risaputa che se il terreno rimane sterile il seme non può crescere. Analogamente, se le energie interne sono in equilibrio, la malattia non ha terreno su cui agire.
Nel corso del trattamento il medico ayurvedico prende nota dell‘aggravamento degli umori (dosha), dei tessuti danneggiati (Dushya), delle influenze ambientali, della vitalità del paziente, del potere digestivo, della costituzione, dell‘età, dei fattori psicologici, delle inclinazioni personali e della dieta.
Le medicine ayurvediche provengono dai regni minerale, vegetale e animale. In India si possono trovare più di 20.000 specie di piante ed erbe medicinali, delle quali 2.000 sono usate nell‘Ayurveda. Tra queste, sei o settecento vengono usate comunemente nelle preparazioni ayurvediche. Vengono usati anche numerosi minerali e metalli, ma questi sono soggetti a vari e complessi processi di purificazione e di ossidazione prima di divenire adatti all‘uso interno. Un altro tipo di trattamento è quello del Pancha Karma, una terapia speciale costituita da cinque pratiche di purificazione. Queste sono l‘uso degli emetici, i purganti, le medicazioni nasali e gli enteroclismi medicati con o senza olio. Il Pancha Karma utilizza, inoltre, certe pratiche preliminari di Srehana (applicazione di olii interna ed esterna) e di Svedana (differenti tipi di fomentazione o terapie sudorifere) e altre pratiche relative susseguenti come il Rasayana
(ringiovanimento).
2. CHIRURGIA (SHALYATANTRA)
La chirurgia non è un‘invenzione della medicina moderna. Era una scienza già molto avanzata in numerose culture antiche, come l‘India, la Grecia e l‘Egitto. La bassa condizione che raggiunse in Europa durante il Medio Evo corrispondeva a un periodo di declino, a una temporanea età buia e non era assolutamente indicativa delle sue condizioni nelle culture antiche e orientali.
Nell‘Ayurveda, Sushruta descrive la chirurgia come la prima e principale specialità del sistema. Egli descrive svariate procedure chirurgiche tra cui operazioni addominali, come quelle specifiche per le ostruzioni intestinali e per i calcoli alla vescica e parla anche di chirurgia specializzata come la chirurgia plastica. Sushruta fu il primo a sostenere la conoscenza dell‘anatomia, tramite la dissezione del cadavere, come apprendimento essenziale per il buon chirurgo. Più avanti nella storia dell‘India, l‘enfasi filosofica della non violenza interferì con lo sviluppo di questa branca della medicina. Tuttora, il Sushruta Samhita contiene una grande quantità di materiale utile per l‘opera di ricerca. Sono attualmente in corso tentativi di riportare in vita determinate tecniche originalmente promulgate da Sushruta, nella Jamnagar Institution della Benares Hindu University e anche altrove.
Per fare un esempio, la sua pratica del Ksharasutra Chikitsa nelle malattie del retto è stata riportata in uso. Essa ha dimostrato essere più vantaggiosa ed efficace delle moderne operazioni chirurgiche.
3. OFTALMOTORINOLARINGOIATRIA (SHALAKYA TANTRA)
Si tratta della sezione ayurvedica della oftalmologia e della otorinolaringoiatria, che si occupano delle malattie degli occhi e della testa. Circa settantadue differenti malattie degli occhi vengono descritte da Sushruta, oltre ad operazioni chirurgiche per patologie quali la cataratta e lo pterigio. InoÌtre, si parla di tecniche particolari per il trattamento di molte malattie dell‘orecchio, del naso e della gola.
4. PEDIATRIA (KAUMARABHRITYA)
Questa sezione si occupa della cura pre e post natale del neonato e della madre prima del concepimento e durante la gravidanza. L‘Ayurveda descrive metodi che permettono di concepire un bambino del sesso desiderato e con una determinata intelligenza e costituzione. Differenti malattie infantili e il loro trattamento vengono discussi in questa sezione.
5. TOSSICOLOGIA (AGADATANTRA)
Questa sezione tratta delle tossine dei regni vegetale, minerale e animale. È molto interessante notare che il concetto di inquinamento dell‘aria e dell‘acqua in particolari tempi e luoghi sia stato preso in considerazione. Tale inquinamento sembra essere la causa di varie epidemie e del crollo delle
civiltà.
6. PSICHIATRIA (BHUTADIVYA)
L‘Ayurveda dedica uguale attenzione alle malattie mentali e al loro tratta— mento. I metodi di cura includono non solo la dieta e le erbe, ma anche metodi yogici per migliorare la condizione della mente. Vi è ancora una grande quantità di materiale da esplorare a questo proposito nell‘Atharva Veda e in altri Ayurveda Sambhita.
7. LA SCIENZA DEL RINGIOVANIMENTO (RASAYANA)
Questa terapia viene usata per prevenire la malattia e per promuovere e prolungare una vita in salute. Come già menzionato, la terapia del Pancha Karma è un prerequisito essenziale per il Rasayana.
Inoltre, come parte del processo di ringiovanimento, si deve anche osservare un codice di comportamento adeguato nella propria vita.
Sempre in questa sezione sono riportati dettagli sul regime da osservare in termini di dietetica.
8. LA SCIENZA DEGLI AFRODISIACI (VA]IKARANA)
Questa sezione si occupa dei mezzi che permettono di accrescere la vitalità e la capacità sessuale. Con lo scopo di procreare una buona progenie la terapia del Rasayana e del Vajikarana sono strettamente collegate. Le medicine Vajikarana agiscono anche come ringiovanenti.
Il Charaka ed il Sushruta Samhita provano che devono essere state condotte lunghe ricerche scientifiche, pazienti investigazioni e esperimenti prima di giungere alle conclusioni riportate in queste scritture. Questo periodo di ricerca si estende approssimativamente dal 2000 a.C. al 200 a.C. Fu durante questo periodo che sorsero in India grandi città sedi di università come Takshashila, Nalanda e Benares.
L’India ha altitudini che vanno dal livello del mare a più di ottomila metri. Essa possiede regioni quasi completamente aride e altre che ricevono più di 15 metri di pioggia l‘anno. Ha climi estremamente caldi ed estremamente freddi. Ha sei stagioni chiaramente definite e ognuna produce un tipo specifico di vegetazione. Tutte queste variazioni climatiche e geografiche influenzano il corpo in differenti modi e anche la sua reazione agli attacchi delle malattie e ai diversi tipi di medicine. Una nazione con tale incredibile variabilità di clima e tali meravigliose catene montuose come l‘Himalaya, i Vindhya e i Ghat possiede ogni possibile potenziale per la crescita di ogni tipo di pianta. Essa costituisce un ampio campo per la ricerca botanica.
Migliaia di erbe medicinali che crescono in differenti parti della nazione e in differenti contesti climatici vengono menzionate da Charaka e da Sushruta. In questi libri si trovano anche le descrizioni di differenti malattie tipiche di determinate località e stagioni.