La curcuma è una spezia di origine orientale, in particolare dell’Asia meridionale, poi diffusa in tutto il sud-est asiatico. Grazie ai commerci con l’Oriente giunse in Europa. Veniva infatti importata sia la radice – o meglio i rizomi essiccati dal tipico colore giallo intenso – sia la polvere, ricavata sempre dal rizoma.
In particolare la polvere di curcuma è simile all’ocra ed ebbe un notevole impiego presso le popolazioni antiche grazie alle sue proprietà coloranti.
Già i Romani la utilizzavano per tingere i tessuti e Marco Polo in alcuni passaggi del ‘Milione’ parla di questa spezia avvicinandola, come potere colorante, allo zafferano ed infatti una delle varietà più comuni (nome botanico curcuma longa) è stata chiamata anche zafferano d’oriente.
Per il potere colorante anche oggi l’estratto di curcuma è utilizzato per bevande, prodotti da forno, gelati, biscotti e salse. Lo potrete riconoscere in etichetta perché contrassegnato dalla sigla E100.
Nella curcuma sono contenuti diversi componenti:
- olio essenziali: olio essenziale di canfora, di cineolo, di turmerone
- non-flavonoidi: curcumina, dalla spiccata azione stimolante della produzione della bile e antiinfiammatoria e antiossidante
- sali minerali: soprattutto rame, potassio, ferro e manganese
- coloranti: del gruppo della curcumina (curcuminoidi)
- vitamine: presente la vitamina C soprattutto nella radice fresca e vitamina B6 utile in caso di anemia, oltre a riboflavina, niacina e colina, attiva nelle affezioni della pelle e le dermatiti
La consapevolezza dei suoi poteri medicamentosi si diffuse nel XVI secolo per il trattamento dell’itterizia e dei disturbi del fegato, e ancora oggi sono molto apprezzati questi effetti di protezione del fegato e di stimolo per le vie biliari, di cui favorisce la secrezione e l’evacuazione. Sono dovuti alla curcumina, concentrata nel rizoma.
La curcumina ha anche un’azione antinfiammatoria, quindi è utile nei casi di infiammazione di tessuti e articolazioni, infatti se ne sta studiando il possibile utilizzo nel trattamento dell’artrite reumatoide al posto dei FANS, gli antinfiammatori sintetici, evitando quindi gli effetti collaterali di questi ultimi, specialmente a danno dello stomaco e del sistema nervoso.
La curcuma ha considerevole un effetto antitumorale, efficace particolarmente contro i melanomi e i tumori della pelle, di cui rallenta il progresso e addirittura ne distrugge le cellule.
Queste proprietà sono presenti soprattutto nella curcuma fresca, che sta diventando un ingrediente sempre più conosciuto e presente nelle tavole del popolo green.
Inoltre sembrerebbe agire anche sull’herpes simplex e avere una qualche azione di contrasto dell’Alzheimer. Ma sono in corso ancora degli studi.
Ecco quali malattie possono avvalersi delle proprietà della curcuma per migliorare:
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Questa spezia si sposa con diversi piatti, ma soprattutto con il riso, ed è comune in ricette della tradizione indiana. Vi proponiamo il riso basmati alla curcuma, anacardi e uvetta, un piatto indiano tradizionale rivisitato in chiave più occidentale.
Curiosità: il riso basmati è in realtà una variante del riso pilau o pilaf. E’ il modo di cucocere il riso in Oriente: il riso assorbe il liquido di cottura e viene aromatizzato con varie spezie e colorato di giallo con zafferano o curcuma.
- 80 ml di olio di mais
- 1 scalogno
- 1 cucchiaino di curcuma in polvere
- 1 cucchiaino di pepe nero in grani
- 1 cuchiaino di cannella in polvere
- 250 gr di riso basmati
- 200 ml di latte di cocco (lo trovate in lattina al supermercato, nel reparto cibi esotici)
- 2 chiodi di garofano oppure un cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
- 3 semi di cardamomo (opzionale)
- 50 gr di uvetta
- 100 gr di anacardi già salati e tostati
Preparazione. In una padella antiaderente scaldate l’olio a fuoco dolce e unite lo scalogno tritato finemente e la curcuma. Fate dorare e versate il riso dopo averlo sciacquato due volte in abbondante acqua fredda per liberarlo dall’amido.
Fate tostare per almeno 5 minuti. Aggiungete il latte di cocco e cuocete senza portare a ebollizione per altri 10 minuti. Unite le spezie fatte prima ammollare in una tazza d’acqua calda che aggiungerete anch’essa al riso. Potete anche sistemarle in un sacchettino di garza per non ritrovarvi le spezie più grosse nel piatto.
Mettete il coperchio e con la fiamma bassissima cuocete finché tutto il latte di cocco non sarà asciugato. Eventualmente aggiungete un paio di cucchiai d’acqua. All’ultimo, nei piatti da portata, aggiungete gli anacardi e l’uvetta già ammollata in acqua tiepida per 10 minuti per farla rinvenire.
Tratto da: http://www.tuttogreen.it/curcuma-proprieta-benefici/
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